Mostra personale presso la Galleria d’Arte Liberty di Angera (Va) dove Paola ha esposto la nuova serie moderna: opere in bianco e nero, oro, rilievi e lustri e tante tecniche innovative.
“Le opere di Paola Mobiglia riuniscono in sé la forza del futuro e la sicurezza competente di una lunga esperienza classica.
Linee nere, nette, elemento di contemporaneo design, rivestono le forme in porcellana intrecciandosi con luci d’oro, scavi, rilievi, guadagnando così spessore e tridimensionalità.
Oggetti unici, forme a lungo cercate, trovate talvolta in paesi lontani come le scandinave lanterne, diventano oggetti d’arredo, vere opere d’arte, che bene si inseriscono in qualsiasi ambiente.
Linguaggio artistico il suo, determinato e privo di inutili orpelli, forte e deciso, luminoso e pulito.
Serenità e sicurezza guidano la mano dell’artista, senza indugio alcuno, si trasmettono allo spettatore ammirato, al punto di coinvolgerlo nello stesso entusiasmo creativo.
Traspare così anche l’esperienza di insegnamento di Paola Mobiglia, che, con dolce fermezza, aiuta i suoi allievi a dare corpo alle loro proprie fantasie e li accompagna nell’apprendimento di questa antica arte, la pittura su porcellana, rivisitata in modo attuale e con linguaggi contemporanei”.
Donatella Viggiani
Nel vasto campo della porcellana d’arte la figura di Paola Mobiglia si propone come un’opzione del tutto alternativa ai già segnati percorsi sia accademici che d’avanguardia, alternativa però nel senso più elitario ed esclusivo nella quale una tecnica particolare si fonde con una raffinatezza formale.
Le porcellane di questa artista si segnalano per una coerente continuità stilistica nell’alveo della tradizione ma che si appropriano con tempestività, intelligenza e sapiente conoscenza delle novità iconografiche e stilistiche.
Paola Mobiglia possiede un segno distintivo nella propria arte, una sorta di cifra personale che ne permette con facile rapidità l’identificazione e il riconoscimento. La cifra connotante non viene offerta banalmente da questo o quell’oggetto, quanto piuttosto dal modo con cui tratta i suoi lavori. Tale modo è determinante, costruttivo in se stesso, capace cioè di offrire alla sua arte quella felice discriminante che la separa dagli altri e che aiuta sempre a riconoscerla.
Ma c’è di più: questo suo modo che è permeato di raffinatezza, si adegua intimamente con il tipo di oggetti da lei scelti, si sposa cioè perfettamente con la loro significanza che è tutta intessuta nella fugace bellezza di un momento, giocata su apparizioni improvvise, su luminosità che vanno e vengono nel grande fiume della natura. E’ una sorta di raffinata sensibilità a condurre Paola nella scelta dei suoi oggetti: grandi o piccoli, essa li contempla e li arricchisce con l’animo tenero di chi ama le piccole cose e sa scoprire i valori nascosti agli sguardi banali del fare quotidiano.
Laura Tirelli